Roma, 28 marzo 2022 –
Con piacere, Tullio Ricci, Vice Presidente e Direttore Tecnico di Ricci S.p.A. e Presidente e Direttore Tecnico di MT Ricci S.r.l. annuncia la sua candidatura per il Rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Associazione ISI – Ingegneria Sismica Italiana per il triennio 2022-25.
Insieme ad altri 12 professionisti e imprenditori del settore, è stato redatto il nuovo programma che pone obiettivi ambiziosi e lungimiranti per il comparto dell’antisismica con focus importanti sul ruolo dell’Italia anche in ambito internazionale.
Il programma si pone tra i primi obiettivi quello di aumentare la consapevolezza del Rischio Sismico, spingere lo sviluppo e il prestigio di ISI in Italia e creare sinergie tra gli associati affinchè aziende e professionisti possano condividere esperienze e know how favorendo relazione e sviluppo. Altro punto fondamentale riguarda il dialogo con le Istituzione finalizzato ad avere una maggiore collaborazione tra l’organo legislatore e il mondo industriale e professionale.
Le molte iniziative in programma vedono al centro il WCEE (WORLD CONFERENCE ON EARTHQUAKE ENGINEERING) che si terrà a Milano nel 2024. ISI, in questa occasione cruciale per il settore, intende proporsi come partner tecnico dando l’opportunità a tutti gli associati non solo di presentare tecnologie antisismiche d’avanguardia ma anche di partecipare ad eventi formativi che consentano di divulgare al massimo le politiche di mitigazione del rischio sismico in Italia e nel mondo.
Roma, 6 agosto 2021 – MT Ricci, innovation company nel campo della prevenzione del rischio sismico controllata al 67% dal costruttore romano Ricci spa, ha collocato venerdì 6 agosto un minibond da 2 milioni di euro direttamente sul mercato ExtraMot Pro3.
Il prestito obbligazionario, in scadenza 6 agosto 2027, offre una cedola fissa del 2,6% ed è garantito dalla capogruppo Ricci spa (si veda qui il Documento di ammissione). L’intero importo è stato sottoscritto da Bcc di Roma, che ha agito anche come arranger dell’operazione, con Aeneis Partners Ltd nel ruolo di listing sponsor.
La capogruppo Ricci spa, in passato ha emesso a sua volta due minibond: uno nel settembre 2018 (da 4 milioni, con cedola del 5% e scadenza 2022) e uno nel novembre 2019 (da 3 milioni di euro, con cedola del 5% e scadenza dicembre 2022). Entrambi i minibond sono quotati sul mercato ExtraMot Pro3.
MT Ricci, con sede a Milano, è stata costituita nel 2017 da Mario e Tullio Ricci, gli stessi fondatori della controllante Ricci spa. La società è stata creata per entrare in un mercato inesplorato come quello della gestione dei rischi per l’integrità delle costruzioni esistenti (edifici e ponti) e in particolare del rischio sismico. L’impresa si rivolge al mercato come una innovation company nel campo della prevenzione del rischio sismico dopo aver sviluppato un software per l’applicazione di metodi semplificati di valutazione dei rischi delle costruzioni. MT Ricci è controllata al 67% da Ricci spa, mentre il 16,66% fa capo a Mario Ricci (ceo) e una pari quota a Tullio Ricci (presidente).
Guidata dall’altro ceo Michele Canditone, come spiega il Documento di ammissione, “la società ha sinora imperniato il suo piano di sviluppo intorno all’esecuzione delle nuove norme di legge in materia antisismica e agli incentivi fiscali messi a disposizione da recenti provvedimenti di legge. Nell’attesa di dispiegare tutte le sue potenzialità operative, il fatturato dell’emittente rimane molto limitato”, pari a circa 201 mila euro a fine 2020, e di conseguenza, nell’esercizio 2020 si è registrata una perdita di poco meno di 254 mila euro. “L’emittente risulta dunque caratterizzato da una ridotta disponibilità di informazioni patrimoniali ed economico-finanziarie”.
I proventi del bond saranno utilizzati “per far fronte a una serie di costi derivanti dagli investimenti per lo sviluppo e messa a punto dei metodi con relativi software, che comprendono in linea di massima e sinteticamente costi di ricerca e sviluppo, costi amministrativi, costi per attività di ricerca di mercato e commercializzazione dei software, consulenze per lo sviluppo dei sistemi e per certificazioni”.
Ricci è invece stata fondata nel 1986 da Mario e Tullio Ricci. Con sede a Roma, è specializzata in attività di progettazione, realizzazione, ristrutturazione e manutenzione nel comparto edile. Il know-how acquisito le consente di operare in diversi settori: hospitality (realizzazioni nel settore fashion resort & design hotel) per conto di clienti di elevato standing, terziario direzionale (realizzazioni e ristrutturazioni su edifici commerciali ed uffici), espositivo spettacolo (interventi su strutture esistenti nel settore dello spettacolo e intrattenimento), industriale (lavori di consolidamento strutturali e nuove realizzazioni), residenziale dall’elevato valore architettonico. Ricci oggi opera sul mercato quale general contractor e come costruttore di alberghi.
La società, nonostante il fermo delle principali commesse durante il periodo del lockdown (marzo – aprile 2020), ha registrato nel 2020 un aumento del valore della produzione a 42,4 milioni di euro (32,5 nel 2019), con un ebitda di 2,1 milioni (da 2,6 milioni), un utile di circa 663 mila euro (da circa 950 mila), dovuto alla plusvalenza registrata dopo la vendita di un immobile a San Cesareo e un debito finanziario netto di 8,4 milioni (da 12,3 milioni). Sulla base di questi numeri, nel luglio scorso Cerved ha incrementato il rating di Ricci spa da B2.2 a B2.1 (si veda qui la comunicazione di rating). Inoltre l’agenzia di rating, anche in considerazione del backlog detenuto dalla società e dei risultati infrannuali evidenziati, ha stimato per il 2021 un valore della produzione in ulteriore aumento a circa 44 milioni di euro, con un margine ebitda che dovrebbe attestarsi in leggero miglioramento intorno al 3,5% grazie alle maggiori economie di scala ottenibili.
MT RICCI: Intervista di Tullio Ricci ad Ediltecnico.
Un sistema di metodi semplificati con relativi software applicativi che consentono la valutazione e la classificazione dei rischi sismici per diversi livelli di approfondimento.
Vedi nel dettaglio
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Metodi semplificati e tecnologia per la prevenzione del rischio sismico per edifici e ponti
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MT RICCI: La vulnerabilità sismica con il metodo semplificato MS®II
La vulnerabilità sismica può essere valutata mediante l’applicazione di diversi metodi semplificati basati su un approccio di tipo macrosismico e viene desunta dall’analisi sintetica delle caratteristiche formali e costruttive dell’edificio (tipo EMS 98).
La vulnerabilità di ogni edificio viene espressa mediante un punteggio o indice di vulnerabilità che consente di ordinare gli edifici secondo una scala convenzionale e relativa.
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Valutazione della vulnerabilità sismica con il metodo semplificato MS®II
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MT RICCI: pronta l’implementazione software per la valutazione delle barriere stradali
Nel sistema integrato di software dedicati alla valutazione dei rischi delle costruzioni esistenti (ponti ed edifici) è stato inserito anche il software DRS® dedicato alla valutazione della rilevanza del degrado delle barriere stradali.
SOFTWARE DRS® MT RICCI – Barriere Stradali
Canale youtube MT Ricci: https://bit.ly/32RldTI
La rete stradale italiana presenta un elevato grado di longevità e se a questo si aggiunge la cronica insufficienza della manutenzione, è facilmente spiegabile come gran parte delle opere e componenti costruttivi presentino problemi legati a carenze strutturali e degrado che vanno risolti onde evitare il ripetersi di gravi eventi dannosi che la cronaca anche più recente purtroppo ci racconta. Per far fronte alle attività di messa in sicurezza della rete infrastrutturale, sono stati stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili (PCM – Conferenza Stato–Città, Autonomie Locali del 25-3-2021) un totale di € 6.974.165.664 sull’arco temporale che va dal 2018 al 2034. Di questi circa € 4.250.000.000 saranno utilizzati tra il 2018 ed il 2024 per finanziare programmi straordinari di manutenzione della rete infrastrutturale. La fase iniziale di questi programmi dovrà necessariamente consistere in un’attività di censimento e classificazione del rischio dell’opera allo stato di fatto attuale. Proprio in questa fase si colloca l’impiego del software DRS® di MT Ricci dedicato alle barriere stradali.
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Innovativo software per mappare e analizzare i rischi di ponti ed edifici
Nata dal management di Ricci Spa, MT Ricci è una società di ingegneria dall’organizzazione dinamica e snella, che offre soluzioni per la gestione dei rischi delle costruzioni esistenti, nello specifico ponti ed edifici, con particolare riguardo al rischio sismico.
Lo storico know how sinergico alla grande propensione all’innovazione tecnologica, ha permesso a MT Ricci di realizzare strumenti all’avanguardia in grado di effettuare valutazioni speditive e affidabili, come il software presentato ai primi di marzo 2021.
Rivolto a tutti i liberi professionisti, alle PA e alle grandi aziende, è in grado di raccogliere i dati relativi al patrimonio edilizio e infrastrutturale, calcolarne il rischio sismico e fornire una mappa completa e interattiva, installata su portale WebGIS e consultabile tramite interfaccia efficace e veloce da qualsiasi device e in ogni momento.
«Il software può eseguire valutazioni anche su scala territoriale grazie a un avanzato algoritmo di Machine Learning - puntualizza Tullio Ricci, fondatore e Direttore Tecnico della MT Ricci - e il database che verrà di volta in volta implementato permetterà attività di analisi statistiche e di monitoraggio».
Al software sono abbinati servizi di assistenza dedicata, con la possibilità di confrontarsi direttamente con ingegneri ed esperti.
«La cultura della prevenzione è uno dei nostri valori portanti - conclude Ricci - e consideriamo la diffusione della conoscenza del rischio la più grande sfida sociale, culturale e tecnologica».
Metodi semplificati e tecnologia per la prevenzione del rischio sismico per edifici e ponti
L’impiego dei metodi semplificati per la valutazione speditiva del rischio sismico ai sensi del DM MIT 58/17 consentono la definizione di una scala di priorità per la successiva applicazione dei metodi convenzionali per la messa a punto di interventi di miglioramento sismico determinando così, un impiego più razionale ed efficace delle risorse da mettere in campo. I metodi convenzionali, in effetti, si basano su analisi complesse e laboriose. É quindi molto utile integrarli con metodi semplificati che abbiano comunque una buona affidabilità e che siano soprattutto derivati da metodologie e studi messi a punto e divulgati dalla comunità scientifica.
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Come si misura la riduzione del rischio sismico e come si interviene per la sua mitigazione?
Ne parliamo in questo blogpost.
Riduzione del rischio sismico: che significa?
Studiare la riduzione del rischio sismico significa individuare i fattori di rischio sismico di un edificio o di un ponte ed effettuare la valutazione del rischio sismico, tema che abbiamo trattato in questo recente blogpost. Analizzando la vulnerabilità sismica mediante il metodo convenzionale ai sensi del D.M. 09/01/2020 (Linee Guida Sismabonus) è possibile progettare la riduzione del rischio sismico, per migliorare la valutazione sismica di un edificio anche di più di una classe.
Interventi di riduzione del rischio sismico: cosa sono?
Gli interventi di riduzione del rischio sismico si riassumono in una serie di interventi per valutare, mitigare e gestire il rischio sismico connesso ad un edificio o a un ponte.
Il software di MT RICCI per la valutazione del rischio sismico è il primo step da compiere, se l’obiettivo è schedulare interventi di riduzione del rischio sismico. Il software si basa sul concetto di mappatura su tecnologia Web GIS e sulla successiva applicazione di un algoritmo di Machine Learning, consente di ottenere in output grafico il livello di vulnerabilità e rischio sismico di un edificio o di un gruppo di edifici, comprendendo inoltre informazioni di tipo quantitativo, corrispondenti allo stato dei lavori su quell’edificio e allo storico degli interventi svolti. Un vantaggio importante per i fruitori del software, che potranno utilizzarlo non solo in ottica di compilazione ma anche per consultazione.
Dopo la valutazione del rischio sismico di edifici e ponti, si passa all’individuazione del piano di interventi per la risoluzione delle problematiche emerse. Tra queste, utilizzare strumenti come il pilastro antisismico consente di mitigare l’azione sismica, riducendo le sollecitazioni sulla struttura retta dal pilastro stesso, come ad esempio accade in un ponte.
Perché le mappe di rischio sismico sono fondamentali nel definire il rischio sismico dei Comuni italiani? Approfondiamo il tema in questo blogpost.
Mappe sismiche: a che servono?
Le mappe sismiche definiscono i parametri sismici di Comuni e aree geografiche di interesse. La mappa di pericolosità sismica di una zona permette di avere un’idea chiara su quanto quella zona potrebbe danneggiarsi a seguito di calamità naturali come terremoti, eruzioni, frane, alluvioni. Il dato dell’indice del rischio sismico non viene fornito in senso assoluto, ma in correlazione con altre informazioni altrettanto importanti, come quelle demografiche e territoriali, ma anche della quantità e tipologia di Beni Culturali connessi a quella zona specifica; la completezza del risultato è data dal fatto che i dati che compongono le mappe sismiche provengono da varie fonti ufficiali e in continuo aggiornamento, come Istat, INGV, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le mappe sismiche aggiornate per l’Italia sono sempre disponibili e consultabili nel sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Parametri sismici: cosa si intende con “valutare l’azione sismica”
L’approccio semplificato e l’approccio rigoroso sono due parametri di comune utilizzo per valutare l’azione sismica e la risposta sismica locale di una data zona. Valutare il rischio sismico e i parametri sismici di una zona significa accedere a molte e diverse informazioni ed avere una corretta metodologia per analizzare, con metodo ingegneristico, la risposta all’azione sismica di una zona.
Il dato sul rischio sismico, per quanto di per sé interessante, va di fatto valutato e correlato a specifiche situazioni geografiche o edilizie. Il software di MT RICCI per la valutazione del rischio sismico serve anche a questo: la valutazione del rischio sismico di un edificio o di un ponte viene svolta grazie ad un software che si basa su un algoritmo di machine learning e che ha come obiettivo la certificazione sismica e altre importanti analisi sul rischio sismico di una struttura.
Mappe sismiche in Italia e in Europa
Se sul fronte italiano le mappe sismiche d’Italia sono generalmente sempre aggiornate e consultabili grazie all’importante lavoro di gestione e coordinamento degli organi sopracitati, diversa è la questione europea. Le mappe sismiche d’Europa si basano su studi realizzati da ricercatori europei nell’ambito di progetti europei di tipo Horizon, volti a mappare e sviluppare analisi sul rischio sismico dei Paesi UE. Questo significa che il quadro è per forza di cose più frammentato e, a causa degli approcci di studio diversi, i risultati non sono sempre al 100% confrontabili, o lo sono solo in parte: un risultato soddisfacente a metà, visto che individuare la pericolosità sismica non è solo una priorità per il nostro Paese, ma anche per il contesto allargato dell’Unione Europea, i cui livelli di densità di popolazione sono ampi e dove una comune metodologia di analisi, valutazione e monitoraggio sarebbe un risultato auspicabile in un futuro prossimo.
La certificazione sismica degli edifici è un documento che attesta il rischio sismico a cui un edificio è sottoposto. Ma come si realizza e in che tempi? Lo vediamo in questo blogpost.
Certificazione sismica degli edifici: si parte dalla valutazione
La certificazione antisismica si esprime in 8 classi di rischio (A+, A, B, C, D, E, F, G) che determinano quanto un edificio si trovi nelle condizioni di rischio. Questa certificazione sismica si realizza a partire da un’analisi accurata del rischio sismico di quell’edificio, redatta partendo da uno studio di valutazione.
Il nostro software di MT RICCI per la valutazione del rischio sismico è in grado di guidare passo passo gli utenti nello svolgimento degli specifici step di valutazione: progettisti, ingegneri, professionisti ma anche addetti alla sicurezza o impiegati nelle Amministrazioni pubbliche possono collaborare nella realizzazione di questa importante certificazione.
Certificato antisismico: a cosa serve?
Il certificato antisismico serve, innanzitutto, a pianificare la priorità degli interventi di miglioramento, rafforzamento o adeguamento antisismico, partendo da dati oggettivi; in più certifica il rischio sismico per gli edifici in muratura prima o dopo l’intervento di rafforzamento; infine, è strumentale alla realizzazione di un piano di riduzione del rischio sismico, un progetto molto importante per enti pubblici come i Comuni.
Indice di rischio sismico: PAM e IS-V
L’indice di rischio sismico dipende dal valore del parametro PAM (perdita annuale media attesa) e del parametro IS-V (indice di sicurezza della vita). La PAM si può spiegare con la somma dei costi di riparazione dei danni prodotti dagli eventi sismici che si manifesteranno nel corso di vita della costruzione, tendono conto delle perdite economiche di elementi strutturali e non strutturali dell’edificio vuoto e non abitato. IS-V è meglio noto come indice di rischio e indica l’indice di sicurezza per la vita, in 7 possibili scenari.
L’indice di rischio sismico è quindi un parametro unico e un’unità di misura che serve per definire il danno che ci si attende da un evento sismico ed è un parametro molto complesso, dipendendo da edificio (con le sue caratteristiche strutturali e di progetto), dal contesto e dalla zona in cui è stato edificato.
Per valutare efficacemente l’indice di rischio sismico di un edificio è utile conoscere la situazione sismica della zona o della Regione in cui l’edificio si trova. Per questo esistono mappe sismiche costantemente aggiornate, di cui abbiamo parlato in questo blogpost.
Fare la classificazione del rischio sismico degli edifici in Italia significa analizzare il rischio geologico, strutturale e sismico di importanti infrastrutture. Vediamo come funziona questo processo per gli edifici.
Classificazione del rischio sismico degli edifici, come avviene?
Censire gli edifici italiani è non solo un’azione efficace per valutare il rischio sismico degli immobili analizzati, ma consente anche di beneficiare della consultazione di dati qualitativamente e quantitativamente ricchi, integrati e disponibili per l’analisi, l’elaborazione e il monitoraggio.
Quindi, quando si sceglie di fare una classificazione sismica di un edificio, si agisce a beneficio non solo di quell’immobile, ma anche del contesto ambientale di riferimento, e di strutture simili all’edificio analizzato.
Questo è reso possibile dal sistema integrato MT Ricci, che consente di pianificare un’analisi del rischio sismico e ottenere così una classificazione sismica di un edificio a partire da un semplice questionario, che può essere compilato anche da addetti ai lavori non necessariamente in possesso di una formazione o di un’esperienza molto tecnica, come potrebbero essere progettisti e architetti.
Il professionista può compilare facilmente il questionario preliminare fornito da MT Ricci, dando inizio all’analisi della valutazione del rischio sismico con MS®I dell’immobile.
Ad esempio, per determinare il tipo di muratura delle pareti portanti, basta scegliere la tipologia corretta consultando il menu illustrato. Il questionario è compilabile online e fruibile da ogni device, per cui può essere compilato anche in loco.
Come avviene? La classificazione sismica di un edificio si svolge partendo dalla compilazione di un questionario, che darà come output un esito di primo livello, a sua volta oggetto di ulteriore studio mediante l’applicazione dei metodi / software CdA® (Classe di Attenzione Rischi Strutturale, Geologico, Sismico edifici) e i metodi/software MS®I - MS®II ed MS®b (vulnerabilità e rischio sismico per edifici in muratura e cemento armato.
Il software di MT RICCI per la valutazione del rischio sismico è in grado di guidare passo passo gli utenti nello svolgimento degli specifici step di valutazione.
Le classi di rischio sismico degli edifici: uno scenario italiano
Le classi di vulnerabilità sono 3 per gli edifici in cemento armato e 4 per quelli in muratura, quali:
Classe A = vulnerabilità bassa;
Classe B = vulnerabilità media;
Classe C = vulnerabilità elevata;
Classe D = vulnerabilità molto elevata.
Queste classi di rischio sismico derivano da valutazioni di vulnerabilità sviluppate nell’ambito di attività del GNDT (Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti) negli ultimi venti anni (GNDT 1994). L’indice di rischio sismico in questo caso va correttamente interpretato: indica una idoneità o meno a resistere alle azioni sismiche (ad esempio l'efficienza dei collegamenti, la resistenza dei materiali, la regolarità morfologica).
Classe di un edificio: cosa sapere
La classe di un edificio va da A+ (rischio minore) a G (rischio maggiore) e si calcola analizzando non solo le caratteristiche dell’edificio ma anche la pericolosità del luogo in cui quell’edificio si trova e del contesto al suo intorno. Spesso, infatti si parla di classificazione dei fabbricati, per intendere che anche edifici di dimensioni maggiori, come grandi complessi industriali, sono oggetto dello stesso tipo di valutazioni che riguarderebbero una casa in pieno centro storico. In questo senso, non c’è differenza tra la classe di un edificio a uso privato o professionale.
Effettuare la valutazione del rischio sismico significa conoscere quanto una determinata zona, un gruppo di edifici o un singolo edificio o ponte siano a rischio sismico in caso di terremoti o calamità. Questo vale sia per edifici privati che per edifici pubblici, tanto importanti quanto cruciali per la nostra vita sociale ed economica: pensiamo ad esempio ai Comuni o alle scuole.
Valutazione del rischio sismico: uguale per tutti?
Sapere quanto un territorio è a rischio terremoto significa avere una chiara visione della valutazione del rischio sismico per quella zona, riuscendo così a definire gli edifici e i ponti che più di altri hanno bisogno urgente di manutenzione o ristrutturazione, per scongiurare possibili danni derivanti proprio da questi – purtroppo relativamente frequenti – eventi funesti.
La valutazione del rischio sismico è uguale per tutti gli immobili e le infrastrutture italiane: ne abbiamo parlato in un precedente blogpost sull’indice di rischio sismico, in cui abbiamo trattato in maniera specifica anche il ruolo del nostro software per il rischio sismico.
Il software di MT RICCI per la valutazione del rischio sismico serve proprio per dare informazioni utili a guidare la strategia di valutazione e recupero di un edificio o ponte, indipendentemente dal suo storico dei lavori e in qualsiasi fase del progetto.
Valutazione sismica, come funziona per gli edifici pubblici?
La valutazione sismica per edifici pubblici o ponti è un tema molto sentito e importante, non solo se pensiamo al fatto che molti dei servizi pubblici utilizzati dalla popolazione hanno luogo proprio all’interno di edifici pubblici (Comune, Poste, ecc…) ma anche pensando al fatto che gli stessi luoghi di lavoro potrebbero non essere oggetto di monitoraggio o manutenzione costanti. Infatti, più del 60% dei luoghi di lavoro non è costruito con criteri antisismici.
Secondo il Decreto 81/08, il datore di lavoro è tenuto ad eseguire una valutazione dei rischi relativo all’edificio, tra questi anche il rischio sismico. Ma, considerando che il datore di lavoro è responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro, questa analisi è assolutamente necessaria ai fini della prevenzione e della valutazione sismica degli edifici.
Secondo il Decreto 58/17 e s.m.i. del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le relative Linee guida per la valutazione del rischio sismico, i datori di lavoro devono svolgere un’operazione di Rapid Visual Screening, ovvero un’analisi di primo livello per verificare la classificazione del rischio sismico e orientare gli step di lavoro con il metodo convenzionale, da applicare su edifici in muratura e cemento armato.
L’analisi prevede sia l’analisi delle infrastrutture che degli strumenti e degli ambienti di lavoro.
Per fare un esempio, in ambito ospedaliero viene verificata anche la presenza e lo stoccaggio di gas medicali, ma vengono fatte verifiche anche per luoghi della medicina meno strettamente legati a operazioni e degenze, come la sala d’aspetto di un consultorio.
Il software MT Ricci può facilitare l’iter di lavoro una volta terminato il Rapid Visual Screening.
Identificare il corretto rischio sismico di un edificio pubblico è essenziale per pianificare interventi di mitigazione su edifici pubblici altrettanto importanti, come le scuole.
Grazie al software e alla consulenza di MT Ricci è possibile analizzare e di conseguenza pianificare le azioni per la messa in sicurezza in maniera affidabile e corretta.
Valutare il rischio sismico di edifici e ponti non è mai un compito facile, ma esistono classificazioni chiare e metodologie standardizzate per una valutazione sicura e affidabile nel tempo.
Indice di rischio sismico: cos’è?
Il territorio italiano è molto fragile, è cosa nota. Le aree ad elevata criticità idrogeologica e ad elevato rischio sismico rappresentano, rispettivamente, il 10% ed il 50% dell’intero territorio nazionale.
Per classificarle e monitorarle si utilizza il concetto di rischio sismico.
Il rischio sismico è dato dal prodotto tra pericolosità, vulnerabilità ed esposizione del territorio ad un evento sismico, dove:
- La pericolosità (P) misura la probabilità che un evento sismico si verifichi in un determinato intervallo di tempo con una certa intensità;
- La vulnerabilità (V) rappresenta le caratteristiche di resistenza di una certa struttura,
- L’esposizione (E) indica il valore del bene esposto (ivi comprese le vite umane)
R = P x V x E
Questo indicatore di rischio sismico di per sé non è sufficiente, se non si accompagna ad un adeguato piano di monitoraggio e intervento, rispetto alla mitigazione del rischio sismico. E, prima ancora, con un adeguato software che possa interfacciarsi efficacemente con i due principali metodi per la valutazione del rischio sismico: il metodo statistico ed il metodo basato sul giudizio di esperti.
Il software di MT RICCI per la valutazione del rischio sismico ha la possibilità di interfacciarsi con entrambi i metodi. Perché questa scelta? Per offrire uno strumento utile e affidabile, capace di inserirsi all'interno di una strategia di valutazione e recupero in qualsiasi fase del progetto e per ottenere per ogni edificio la propria certificazione sismica.
Classificazione del rischio sismico, come funziona
La valutazione dell’indice di rischio sismico per edifici e ponti si sviluppa con il software MT Ricci su tre livelli di analisi in un unico sistema all risk, con l’obiettivo di fornire la classificazione di rischio sismico di un edificio o ponte.
L’analisi comincia con la compilazione di un questionario informativo per il ponte o l’edificio in oggetto e prosegue con un percorso di studio che si snoda negli altri due livelli che comprendono i metodi/software CdA® (Classe di Attenzione Rischi Strutturale, Geologico, Sismico edifici) e i metodi/software MS®I - MS®II ed MS®b.
Questa particolare metodologia di classificazione del rischio sismico permette di realizzare una classificazione sismica che possa essere costante nel tempo, e confrontabile per uno stesso tipo di zona o per diverse località, proprio perché si basa su un metodo e un protocollo comuni, scientificamente confrontabili.
In questo modo consulenti, Pubbliche Amministrazioni e grandi aziende possono usufruire dello stesso tipo di tecnologia, per richiedere valutazioni del rischio sismico di edifici o zone di interesse.
Classi di rischio sismico, alcuni chiarimenti
Le classi di rischio sismico per edifici o ponti sono 8 e vanno da A+ a G. Il software di MT Ricci sfrutta un avanzato algoritmo di machine learning, che mette in correlazione le classi di rischio sismico di edifici, ponti, zone del territorio già precedentemente mappate con questa tecnologia, al fine di ottenere informazioni su edifici o zone sismiche di interesse, ma che non sono ancora state fatte oggetto di valutazione del rischio sismico.
Questa funzionalità dell’algoritmo, detta proprio di machine learning, consente di ottenere in anticipo determinate informazioni quantitative e qualitative, per orientare e permettere una migliore programmazione al team edile o di progettazione al lavoro in un determinato progetto.
Ma non solo: visto che le informazioni su classi di rischio sismico e valutazione del rischio sismico sono date in modo semplice e intuitivo, questo software può essere consultato e utilizzato anche da persone non strettamente tecniche, allargando, di fatto, il pubblico di potenziale utilizzo di questa tecnologia.
Grazie all’elaborazione di metodi semplificati e ai relativi software applicativi, la start-up innovativa MT Ricci S.r.l. punta a rafforzare la cultura del rischio per proteggere il patrimonio edilizio e infrastrutturale. Da oggi con metodi semplificati e relativi software per la prevenzione del rischio sismico è possibile valutare e mappare lo stato di edifici e ponti.
I vantaggi dell’innovativo sistema sviluppato da MT Ricci con un software per la classificazione del rischio sismico
MT Ricci è l’innovativo software che offre soluzioni per la gestione dei rischi delle costruzioni esistenti.
Il software è rivolto a tutti i liberi professionisti, alle PA e alle grandi aziende ed è in grado di raccogliere dati relativi al patrimonio edilizio e infrastrutturale, calcolarne il rischio sismico e fornire una mappa completa ed interattiva installata su portale WebGIS, consultabile tramite un'interfaccia efficace e semplice.
Grazie ad un avanzato algoritmo di Machine Learning, questo modello può eseguire valutazioni anche su scala territoriale. Il database che verrà di volta in volta implementato, consentirà attività di analisi statistiche e di monitoraggio.
Inoltre, trattandosi di uno strumento in modalità “software as a service” sarà possibile consultare e caricare i dati da qualsiasi device, da ogni luogo e in ogni momento.
Il portale è già accessibile online e il lancio sul mercato è stato affiancato da un’offerta che prevede una prova gratuita di dieci giorni e uno sconto del 10% sull’acquisto della licenza.
Clicca qui per la prova gratuita https://www.mtricci.it/prova-gratuita
I metodi MT Ricci sono innovativi e al servizio dei professionisti del settore, capaci di rispondere ai bisogni della collettività ampliando la cultura del rischio e della prevenzione.
“La cultura della prevenzione è uno dei nostri valori portanti – aggiunge Tullio Ricci, fondatore e Direttore Tecnico di MT Ricci - Il nostro obiettivo è fornire servizi altamente tecnologici per la gestione dei rischi delle costruzioni. Vogliamo custodire e salvaguardare il patrimonio edilizio e infrastrutturale italiano mettendo a disposizione il nostro know how per studiare nuovi metodi e sviluppare nuovi strumenti.”
Chi è MT Ricci Srl
MT Ricci Srl, nata dal management di Ricci Spa, è una società di ingegneria che offre soluzioni per la gestione dei rischi delle costruzioni esistenti.
La start-up innovativa, fondata e diretta da Tullio Ricci, si propone come punto di riferimento sia tecnico che di consulenza per fare informazione, cultura e prevenzione in questo ambito
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La fragilità del territorio italiano, in termini di rischio naturale, è cosa ormai assai nota.
Le aree ad elevata criticità idrogeologica e ad elevato rischio sismico rappresentano, rispettivamente, il 10% ed il 50% dell'intero territorio nazionale. La presente relazione si occuperà del rischio sismico, della vulnerabilità sismica e degli interventi di miglioramento sismico e rafforzamento locale, anche nell'ottica di valutare un possibile inserimento di quest'ultimi all'interno dei Regolamenti Edilizi Comunali.
Come valutare la vulnerabilità sismica degli edifici esistenti?
Per affrontare in modo adeguato le questioni poste dalla prevenzione del rischio sismico, occorre un'analisi relativa:
- alle dinamiche della popolazione italiana,
- agli eventi sismici,
- alla stima della popolazione ed il patrimonio edilizio a rischio (con particolare riguardo a scuole ed ospedali),
- ai costi per gli investimenti per la salvaguardia,
- alle tipologie di vulnerabilità edilizia
- alle tipologie di interventi di raffor-zamento locale e miglioramento Sismico
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Al convegno dell'ANCE tenutosi il 10 Aprile abbiamo parlato della necessità di un modello di diagnosi per la prevenzione sismica e per il successivo intervento. Un progetto di messa in sicurezza complessivo che ha bisogno di stabilire le priorità di intervento, che dovrebbero essere dettate dalla conoscenza del territorio e del patrimonio edilizio costruito in quel territorio.
Leggi Documento:
In questi anni gli interventi per la sicurezza sismica a scuola hanno riguardato soprattutto le emergenze e quindi le situazioni di pericolo o di inadeguatezza degli elementi non strutturali, degli impianti elettrici ed antincendio, la bonifica dell’amianto. Occorre cambiare strada individuando come prioritari gli interventi di riqualificazione che tengano insieme l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico. La vera sfida, quando si parla di sicurezza sismica a scuola, consiste nel promuovere un grande cantiere di innovazione, dove convogliare le idee e progetti per realizzare interventi tali da rendere il patrimonio edilizio scolastico sicuro accogliente e sostenibile.