
L'edificio risulta essere
classificato come rilevante(secondo delibere regionali),
ed è stato costruito, prima dell'inserimento
in zona sismica del comune in cui ricade.
VALUTAZIONE RISCHIO SISMICO PER EDIFICI RILEVANTI
Un progetto di messa in sicurezza, a fini antisismici, ha bisogno di stabilire le priorità di intervento che dovrebbero essere dettate dalla conoscenza del territorio e della qualità del patrimonio edilizio costruito in quel territorio: pericolosità sismica e vulnerabilità sismica.
La valutazione speditiva, con metodi semplificati (derivati dalle metodologie e studi messi a punto e divulgati dalla comunità scientifica) del rischio sismico può trovare applicazione sui patrimoni edilizi esistenti pubblici e privati ovvero per contesti territoriali (Comuni, Provincie, Regioni) ed ancora per destinazioni d’uso (scuole, commerciali, terziario, residenze, industria, eccetera), con lo scopo di definire una preventiva scala di priorità (da rischio massimo a rischio minimo) prima di procedere all’applicazione del metodo convenzionale definito dalle linee guida allegate al DM 65/17.
La valutazione speditiva con metodi semplificati risulta necessaria poiché il metodo convenzionale si basa sullo svolgimento di analisi complesse e laboriose e pertanto risulta assolutamente opportuno che tali analisi vengano adeguatamente indirizzate sulla scorta dei risultati conseguenti ad una prima valutazione preliminare e speditiva del rischio sismico. Di contro, senza una valutazione preliminare, si rischierebbe, paradossalmente, di applicare il metodo convenzionale (e quindi anche di intervenire) su edifici che, oggi, hanno una classe di rischio inferiore ad altri edifici anch’essi compresi nello stesso patrimonio.
Le valutazioni del rischi sismico si rendono necessarie in conseguenza dell’applicazione della OPCM 3274/03 e del combinato disposto dell’art 17 del D. Lgs 81/08 e del DM MIT 65/17. La prima norma va applicata agli edifici cosiddetti “rilevanti”, cosi come definiti dalle varie Delibere Regionali; la seconda norma riguarda gli edifici adibiti a luoghi di lavoro per i quali vanno valutati tutti i rischi (D. Lgs 81/08), compreso il rischio sismico. L’OPCM 3274/03 ha definito l’obbligo di valutazione della classe di vulnerabilità sismica degli edifici definiti dalla singole Regioni come strategici e rilevanti. Tale obbligo è stato ampiamente disatteso in tutte le regioni italiane soprattutto per l’onerosità dell’applicazione dei metodi convenzionali.
Ecco, dunque, che l’impiego di metodi semplificati, poco onerosi, che consentono una valutazione speditiva della vulnerabilità sismica e del rischio sismico, diventa uno strumento fondamentale di indirizzo per la successiva applicazione dei metodi convenzionali, determinando un impiego più razionale ed efficace delle, sempre limitate, risorse economiche.
I metodi semplificati che vengono utilizzati MS®II (GNDT 1994) e MS®I (EMS 98), consentono una prima valutazione, speditiva e sufficientemente affidabile, del rischio sismico per i luoghi di lavoro.
Questi metodi fornendo le classi di vulnerabilità specifica dei singoli parametri valutati determinano anche l'indicazione di possibili interventi di miglioramento o adeguamento sismico.
Ciò consente un impiego più razionale delle risorse da mettere in campo e a certificare che gli edifici che ospitano i luoghi di lavoro o qualunque altra opera e struttura presente nel luogo di lavoro siano stabili e di possedere una solidità che corrisponda al loro tipo d’impiego ed alle caratteristiche richieste.
Con l'uso dei software MS®I e II si implementano e si integrano le analisi e le verifiche richieste dal metodo semplificato di cui alle Linee Guida (allegato Decreto MIT 28/02/2017) consentendo di:
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Avere analisi ed esiti più affidabili, rispetto al Metodo semplificato contemplato nelle Linee Guida, essendo MS®I e II dei metodi qualitativi/quantitativi e non solo esclusivamente qualitativi;
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Valutare, secondo gli obblighi stabiliti dal decreto D.lgs 81/08, il rischio sismico degli edifici adibiti a luoghi di lavoro;
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Certificare la classe di rischio sismico per gli edifici in muratura;
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Pianificare razionalmente, sulla base di dati oggettivi e secondo una precisa scala di priorità, l’applicazione del metodo convenzionale;
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Fornire anche i primi elementi e condizioni da valutare per il progetto degli interventi volti a ridurre di una o più classi, il rischio sismico, poiché MS® valuta la vulnerabilità (V) con l’analisi specifica e mirata dei principali 11 parametri che condizionano il comportamento di un edificio nei confronti delle azioni sismiche (metodo basato sui giudizi esperti - GNDT 1994, Corsanego e Petrini 1994)